BELLEZZA, EMOZIONI, CUORE, CORAGGIO, DIALOGO, TERRITORI: LE PAROLE D’ORDINE PER IL FUTURO DEI CENTRI COMMERCIALI.

Chi mi conosce sa quale sia la mia passione per il tema “centri commerciali”. Dopo tutto quattro anni come direttore di centri commerciali lasciano il segno in termini di competenze e passioni…

Anche per questo motivo ho letto con piacere l’articolo di Francesco Oldani sul numero di novembre di MarUp che fa il punto sullo stato di salute di un settore da tanti dato per decotto ma che sé invece impegnato in un percorso difficile alla ricerca di una nuova strada, e che anche per i prossimi anni ha in programma importanti aperture e progetti (in un Paese come l’Italia, sia detto, dove investire in progetti immobiliari è davvero difficile e rischioso per le tortuosità burocratiche e “politiche”).

Il punto centrale dell’articolo- mi permetto di semplificare- è nella sfida per i centri commerciali di divenire… centri di attrazione per territori e quartieri (qualora inseriti in contesti urbani), aprendosi così a ciò che vi è fuori, anziché chiudendosi in un’alterità senza senso, spesso autoreferenziale e di conflitto verso l’ambiente.

L’ho già scritto in passato (nel lontano 2013 parlando della necessità di evitare la standardizzazione dell’offerta per creare una vera identità dei centri commerciali) e più recentemente nel febbraio 2018 portando l’attenzione sulla necessità che i centri sviluppassero le proprie strategie su due direttrici: la BELLEZZA e le EMOZIONI.

Oggi più che mai sarebbe illusorio pensare che la fortuna di un centro commerciale possa essere data solo dal mix merceologico dell’offerta (sempre più standardizzata e per la quale servirebbe invece maggiore FANTASIA e CORAGGIO nell’allocazione degli spazi non solo ai soliti noti…), ma dalla capacità di arricchirla di ESPERIENZE per essere nuovamente attrattivo nei confronti di un cliente che quando cerca il massimo dell’offerta probabilmente si rivolge all’online, evitando di prendere la macchina e cercare parcheggio nel fine settimana in un centro commerciale.

La strada intrapresa, insomma, è lungi dall’essere conclusa, ma potrà essere certamente stimolante seguirla.

Quel che serve per i prossimi passi sono nuove competenze e strutture di gestione più snelle e con la testa nei territori non in sedi lontane dal CUORE dei propri clienti.

Buon viaggio 😉

 

@danielecazzani